A) Secondo la tecnologia costruttiva
1. Batterie con piastre positive e negative in lega piombo-antimonio
2. Batterie ibride (piastre positive piombo-antimonio e negative piombo-calcio)
3. Batterie con piastre positive e negative in lega piombo-calcio
B) Secondo il tipo di utilizzo
1. Batterie con manutenzione
2. Batterie a ridotta manutenzione
3. Batterie senza manutenzione
C) Secondo le richieste di mercato (e di costo)
1. Batterie ad elettrolito liquido cariche
2. Batterie cariche secche (da riempire)
3. Batterie ermetiche a ricombinazione di gas (Gel, AGM)
D) Secondo il tipo di applicazione
1. Batterie per auto
2. Batterie per veicoli industriali
3. Batterie per camper, nautica, moto e altre applicazioni motoristiche
4. Batterie per uso industriale (carrelli elevatori, montacarichi, etc…)
In base ai suddetti differenti utilizzi è importantissimo adottare i criteri di conservazione e le procedure di magazzino più idonee.
Autoscarica in base al tempo e alla temperatura ambiente. A una temperatura di 35°C la carica della batteria può scendere al 50% dopo 6 mesi, con possibile rischio di solfatazione irreversibile se non si provvede alla ricarica e al mantenimento della carica.