Per evitare i tempi di attesa necessari per determinare lo stato di carica mediante il voltometro e considerando l’impossibilità di utilizzare l’idrometro con le batterie di nuova generazione nel corso degli anni sono stati sviluppati nuovi metodi e strumenti di misura dello stato di carica della batteria, decisamente più versatili, completi e veloci. Il metodo EIS alla base del funzionamento di alcuni strumenti di controllo delle batterie permette di misurare contemporaneamente la capacità nominale effettiva (Ah), e il SoC (stato di carica). Dopo aver selezionato la tensione e la capacità nominale lo strumento di misura invia sulla batteria un segnale in corrente alternata a 20-2000 Hz per 15 secondi.
Il risultato viene quindi elaborato in pochissimi secondi sulla base di modelli matematici molto complessi (a matrice multipla) che forniscono un dato attendibile al 90-95% indipendentemente dalla temperatura e dai tempi di riposo dopo una carica o un utilizzo della batteria. Lo strumento inserisce anche un carico di corrente costante fino a 30A in base alla tensione e alla capacità nominale della batteria precedentemente selezionate senza tener conto dello stato di carica attuale della batteria. Nel caso in cui viene rilevato un SoC inferiore al 40% lo strumento richiede di effettuare una ricarica completa della batteria e di ripetere la prova.
Il risultato viene quindi elaborato in pochissimi secondi sulla base di modelli matematici molto complessi (a matrice multipla) che forniscono un dato attendibile al 90-95% indipendentemente dalla temperatura e dai tempi di riposo dopo una carica o un utilizzo della batteria. Lo strumento inserisce anche un carico di corrente costante fino a 30A in base alla tensione e alla capacità nominale della batteria precedentemente selezionate senza tener conto dello stato di carica attuale della batteria. Nel caso in cui viene rilevato un SoC inferiore al 40% lo strumento richiede di effettuare una ricarica completa della batteria e di ripetere la prova.