I ricercatori del Dipartimento di Energia della Oak Rige National Laboratory, mettono in evidenza il fatto che le gomme usate delle auto potrebbero essere molto utili per creare batterie agli ioni di litio.
I ricercatori hanno scoperto che modificando le caratteristiche microstrutturali del nerofumo, una sostanza recuperata dai pneumatici usati, sarebbe possibile sviluppare un anodo – l’elettrodo caricato negativamente – migliore per le batterie.
Questo procedimento oltre a recuperare i materiali di carbonio, riuscirebbe a controllare i rischi ambientali causati dalle pile di gomme esauste.
Il procedimento consiste nel pretrattamento del pneumatico per recuperare nerofumo pirolitico. Usando il nerofumo negli anodi delle batterie agli ioni di litio, i ricercatori hanno creato una piccola batteria, con una capacità reversibile che è superiore rispetto a quella che è possibile ottenere con i materiali commerciali in grafite.
Infatti grazie alla microstruttura unica del carbonio derivato dalle gomme, dopo 100 cicli la capacità misurata era quasi 390 mAh per grammo di anodo di carbonio, il quale supera le migliori proprietà della grafite commerciale.
Questa tecnologia, secondo i ricercatori, risponde alla necessità di sviluppare un anodo in carbonio composito poco costoso e amico dell’ambiente con un’area di superficie elevata, una capacità superiore e una stabilità a lungo termine.