Oggi parliamo di batterie allo stato solido.
Batterie allo stato solido, di cosa si tratta? In pratica si sostituisce l’elettrolita, l’elemento che consente di trasportare la carica tra i due elettrodi, in forma liquida con uno allo stato solido sempre al litio.
Le batterie allo stato solido hanno una densità energetica più elevata ovvero con le stesse dimensioni, si possono garantire autonomie più grandi del 50% rispetto a quelle attuali. Tradotto: sarà più semplice arrivare al target di percorrenza con una ricarica che l’intera industria automobilistica ha fissato in media in 500 chilometri.
L’elettrolita allo stato solido può eliminare il problema principale delle attuali batterie al litio: il surriscaldamento e il conseguente rischio di esplosione. Senza considerare che i nuovi sistemi, in assenza di sostanze liquide al loro interno, possono essere installate a bordo di un veicolo, in qualsiasi posizione. Più sicure e più facili da industrializzare.
Questa tecnologia può consentire ricariche più veloci delle attuali e una vita utile più lunga.
Nessun incremento di prezzo per i clienti: la quantità di materiali rari e di litio all’interno dei due diversi sistemi di batteria è identico.
Rimane però qualche scettico: JB Straubel, a capo dello sviluppo tecnologico di Tesla, ha dichiarato in una conference call degli azionisti che, nonostante “i contatti con diversi centri di ricerca sulle batterie allo stato solido e i test su alcune celle prototipo, non si vede ancora nulla che a breve possa cambiare la nostra strategia”.
Vedremo come andrà a finire: di certo il futuro dell’auto elettrica passa per lo sviluppo delle batterie. E chi per primo trova la soluzione ideale, in grado di combinare autonomia, durata e costi, ha in mano il biglietto vincente.
Vedremo in questi anni come andrà ma il futuro dell’auto elettrica passa certamente per lo sviluppo delle batterie. Chi troverà per primo la soluzione ideale avrà la mano vincente.